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ex-GKN Firenze. Il Collettivo di Fabbrica denuncia: "È quanto di più vicino al fascismo che a noi in vita è capitato di vedere"

ex-GKN Firenze. Il Collettivo di Fabbrica denuncia: "È quanto di più vicino al fascismo che a noi in vita è capitato di vedere"

🚧 LE MALETESTE 🚧

23 mar 2024

Se alla fine di questa vicenda saremo chiamati banditi e non partigiani del lavoro, Gkn sarà l' ultimo dei problemi. Si è varcato un confine e non si può fingere più.
di COLLETTIVO DI FABBRICA GKN e IL MANIFESTO

Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze

22 marzo 2024, h. 18.30


Ieri avevamo parlato di tenuta democratica. Oggi questo: "Al Ministero dell' Interno Piantedosi". Viste "...le denunce presso la procura di Firenze, Roma, Frosinone, visto l' immobilismo della prefettura di Firenze e i fatti gravi, ivi inclusi rave party (...). Siamo a chiedere un tavolo di sicurezza presso il vostro Ministero"


La richiesta di trasformazione da parte della proprietà dell' azienda di un tavolo sociale su Gkn in un tavolo di ordine pubblico, con un tavolo presso il Ministero degli Interni, e la richiesta di fatto a un potere esecutivo di incaricarsi di fare il giudice, giuria e processo alla lotta - viste le denunce depositate presso le procure - la pressione sulla prefettura di Firenze: tutto questo è ciò che, almeno a noi in vita, è capitato di vedere più vicino al fascismo.


Ovviamente non stiamo a ripetere che tutto questo avviene per non parlare di stipendi, dei passi avanti della reindustrializzazione dal basso, di transizione ecologica, dell'azionariato popolare, delle logiche speculative su quell' area, degli accordi presi con Melrose per completare la delocalizzazione.

Che avviene per una psicosi vera e propria contro il Festival di letteratura working class, per "l' operaio che parla, scrive, racconta, pensa".


Se il movimento sindacale, le lotte sociali, e perfino le cosiddette forze democratiche -qualsiasi cosa voglia dire questo- non capiscono che ormai qua la partita è ampia e devastante, noi ci possiamo solo dichiarare sereni: se alla fine di questa vicenda saremo chiamati banditi e non partigiani del lavoro, Gkn sarà l' ultimo dei problemi.


Si è varcato un confine e non si può fingere più. #insorgiamo


fonte: https://www.facebook.com/coordinamentogknfirenze - 22 marzo 2024



 

Ex Gkn, Borgomeo chiama Piantedosi. Fiom Usb e operai: “Vergognoso”


Sindacati e operai rispondono all'ultima mossa di Qf, che dopo un fallito blitz per mettere dei vigilantes in fabbrica ora chiede l'intervento del governo "contro l'illegalità". "Solo un pretesto per non presentarsi al tavolo del 26 marzo al Mimit", denuncia la Fiom. E il Collettivo di Fabbrica: "E' quanto di più vicino al fascismo che a noi in vita è capitato di vedere".


di Riccardo Chiari, FIRENZE

23 marzo 2024


Rispondono colpo su colpo il Collettivo di Fabbrica, la Fiom Cgil e l’Usb all’indomani della visita, in una fabbrica linda e pulita, del liquidatore Gianluca Franchi. Pronto comunque a denunciare “l’illegalità nello stabilimento” e chiedere l’intervento del ministro Piantedosi, solo perché un picchetto operaio ha impedito l’ingresso non del liquidatore ma di alcuni uomini di un’agenzia di sicurezza. Dei vigilantes, che Qf voleva mettere dentro il sito produttivo.


Franchi se la prende anche con il sindaco campigiano Tagliaferri, accorso in difesa degli operai, che ha definito “un atto provocatorio” il tentato blitz degli uomini di Francesco Borgomeo. Ma di atto provocatorio parla anche la Fiom con Samuele Lodi e Stefano Angelini: “Si tratta solo di un pretesto per non presentarsi al tavolo di martedì 26 convocato dal Mimit. QF è un’azienda ancora in attività e dove i lavoratori sono a disposizione del datore di lavoro e continuano a mantenere in sicurezza lo stabilimento, come confermato dal nuovo Responsabile del servizio di prevenzione e protezione.


Quello dell’azienda è un comportamento inaccettabile nei confronti di lavoratori senza stipendio da tre mesi. QF sta seguendo un percorso che niente ha a che fare con il rispetto della sentenza del Tribunale di Firenze che prevede l’applicazione della legge 234/2021, ed è grave che un’azienda privata in attività chieda l’intervento di un tavolo per l’ordine pubblico”.


Sulla stessa linea l’Usb: “Quelle del liquidatore Franchi sono parole e decisioni arroganti e vergognose, irrispettose nei confronti di lavoratori a cui è stato tolto tutto. Lui chiede il ripristino della legalità quando l’azienda ha disatteso ogni accordo, ogni intesa, ogni contratto, ogni legge. Se c’è qualcuno al di fuori della legalità questa è proprio l’azienda”.


Da parte sua il Collettivo di Fabbrica tira le somme: “La richiesta di trasformazione da parte della proprietà di un tavolo sociale su Gkn in un tavolo di ordine pubblico, e la richiesta di fatto a un potere esecutivo di incaricarsi di fare giudice, giuria e processo alla lotta – viste le denunce nelle procure – compresa la pressione sulla prefettura di Firenze, è quanto di più vicino al fascismo che a noi in vita è capitato di vedere”.“Non stiamo a ripetere che tutto questo avviene per non parlare di stipendi – aggiunge il Collettivo – dei passi avanti della reindustrializzazione dal basso, di transizione ecologica, dell’azionariato popolare, delle logiche speculative su quell’area, degli accordi presi con Melrose per completare la delocalizzazione.


Se poi questo avviene per una psicosi contro il Festival di letteratura Working Class, allora diciamo che se il movimento sindacale, le lotte sociali, e perfino le cosiddette forze democratiche non capiscono che ormai qua la partita è ampia e devastante, noi ci possiamo solo dire sereni: se alla fine saremo chiamati banditi e non partigiani del lavoro, Gkn sarà l’ ultimo dei problemi. Si è varcato un confine, non si può fingere più”.


fonte: ilmanifesto.it - 23 marzo 2024


 

Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze

  22 marzo 2024, h. 11.27

"Si dice che i vinti non scrivano la storia. E siccome vogliono gli operai vinti, bisogna che la working class non scriva la propria storia.

E forse per questo chi licenzia, precarizza e delocalizza vede in un Festival di Letteratura Working Class una terribile minaccia.

Con il precariato e il taglio del reddito si toglie ai lavoratori il tempo di coltivare il loro immaginario collettivo. Rimangono in un eterno presente di sopravvivenza.


La working class invece per rialzarsi ha bisogno di prendere parola, di riprendersi le proprie parole.

E poi scrivere, immaginare, prendersi cura del proprio immaginario.

Oggi il Festival di Letteratura Working Class è parte della lotta in difesa di una fabbrica, la ex Gkn, ed è strumento dell’assemblea permanente più lunga della storia del movimento operaio italiano.


Minacciano denunce e repressione contro questa classe operaia che - pur licenziata, affamata e stanca - osa parlare di convergenza e transizione climatica, di letteratura e immaginario collettivo. Il Festival deve vivere, la lotta deve vivere, l'immaginario working class deve vivere.


Per questo il Festival di Letteratura Working Class non va solo frequentato, va difeso, per rivendicare il diritto al pane e alle rose".


Elio Germano


fonte: https://www.facebook.com/coordinamentogknfirenze - 22 marzo 2024


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